Il bacino

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Il bacino, chiamato anche pelvi, è situato nella parte terminale della colonna vertebrale ed è costituito dalle due ossa iliache, dall’osso sacro ed dal coccige. Le ossa iliache sono a loro volta formate da tre ossa fuse insieme durante l’adolescenza: l’ilio, il pube e l’ischio.

I due rami pubici si articolano anteriormente tra loro tramite il disco fibrocartilagineo della sinfisi pubica. Posteriormente le due ossa iliache formano con il sacro un’articolazione sinoviale atipica. Inferiormente ogni osso iliaco possiede un forame, denominato acetabolo, nel quale si articola la testa del femore.

La funzione principale del bacino è quella di trasmettere il peso della parte superiore del corpo agli arti inferiori. Il ruolo della pelvi è anche di facilitare la camminata, assorbendo e compensando le forze provenienti sia dalla parte superiore del corpo che da quella inferiore. Il bacino provvede  anche alla protezione e supporto degli organi interni, come intestino, vescica, utero ed ovaie. A livello scheletrico il bacino maschile si sviluppa più in altezza, mentre quello femminile più in larghezza e visto dall’alto presenta uno stretto superiore, cavità interna al bacino, di forma arrotondata. Queste caratteristiche aiutano a definire il sesso nei rinvenimenti scheletrici.

Le articolazioni sacroiliache sono più lisce nelle donne  e tendono a diventare più mobili durante la gravidanza. Negli uomini queste giunture presentano delle creste ossee che riducono notevolmente la mobilità a vantaggio di una maggiore stabilità. Il movimento delle articolazioni sacroiliache si riduce con l’invecchiamento, si stima infatti che al di sopra dei 50 anni circa il 75% delle giunture sacroiliache sia anchilosato, ovvero funzionalmente bloccato.

Il bacino ha una notevole resistenza alle forze compressive, tuttavia è estremamente vulnerabile ai movimenti rotatori. Le vertebre lombari hanno infatti il doppio della resistenza alla rotazione rispetto alle articolazioni sacroiliache. Il movimento tipico delle giunture sacroiliache è denominato nutazione e contro-nutazione. Come tutte le articolazioni, anche quelle pelviche sono riccamente innervate da propriocettori, i nostri sensori di movimento, e da nocicettori, terminali nervosi che trasmettono il dolore. Per la loro innervazione, le articolazioni sacroiliache costituiscono quindi una fonte potenziale, spesso misdiagnosticata, di dolore lombosacrale e gluteale.

Fonti:

  • Standring Susan 2008, Gray’s Anatomy: the anatomical basis of clinical practice , 40th edn, Churchill Livingstone, Edinburgh.
  • White AA, Panjabi MM 1990, Clinical biomechanics of the spine , 2nd edn, Lippincott Williams & Wilkins.
  • Caillet R 2004, The illustrated guide to functional anatomy of the musculoskeletal system, AMA Press.

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