I radicali liberi
I radicali liberi
Negli ultimi anni la parola stress ossidativo è diventata parte integrante del nostro vocabolario. Tuttavia solo poche persone sanno di cosa si tratti esattamente e quali siano le implicazioni dello stress ossidativo per la salute.
Lo stress ossidativo è legato al processo d’ invecchiamento cellulare provocato dai radicali liberi. I radicali liberi sono delle molecole nocive per le cellule causate da radiazioni, sostanze chimiche, inquinamento, fumo di sigaretta, etc. Anche la digestione e lo stesso metabolismo cellulare producono radicali liberi, per questo una dieta con poche calorie ha un effetto antiossidante.
I radicali liberi per loro natura sono molecole instabili in quanto posseggono un elettrone non appaiato nel loro orbitale esterno (1). Per ritrovare la loro stabilità molecolare i radicali liberi sottraggono un elettrone da un’altra molecola o cedono il proprio elettrone. Questo processo biochimico avvia una reazione a catena estremamente dannosa per le strutture cellulari. I radicali liberi danneggiano tutti i componenti della cellula, dai lipidi, alle proteine fino al DNA stesso.
Lo stress ossidativo è alla base del processo d’invecchiamento e di morte cellulare (2). I radicali liberi inoltre giocano un ruolo importante nel processo infiammatorio, attivando i geni che determinano la produzione di citochine pro infiammatorie. I radicali liberi sono coinvolti in tutte le patologie degenerative come: cancro, diabete, cirrosi epatica, malattie cardiovascolari, degenerazione maculare, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer, sclerosi multipla, artrite, etc. (3).
I radicali liberi sono contrastati dai così detti antiossidanti. Per molte persone il termine antiossidante è sinonimo d’integratore nutrizionale. In realtà gli antiossidanti costituiscono una numerosa famiglia di nutrienti specifici contenuti prevalentemente nei vegetali e nella frutta.
Fino ad oggi gran parte degli studi scientifici si è incentrata sull’ utilizzo di singole molecole antiossidanti per il trattamento di varie patologie, anche se i risultati non sono stati soddisfacenti (4). In contrasto con le ricerche condotte su singoli antiossidanti, gli studi epidemiologici hanno rivelato che le persone con un alto consumo di frutta e verdura sono anche quelle con il minor rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus e cancro (5). Perché quindi se il danno cellulare deriva dallo stress ossidativo, gli studi effettuati su singole molecole antiossidanti non hanno dato l’ esito sperato? Questa discrepanza di risultati tra l’utilizzo di singoli integratori ed un’ alimentazione sana, deriva dal fatto che al contrario dei supplementi nutrizionali, i cibi non contengono un solo antiossidante, ma svariati. Inoltre gl’integratori spesso trascurano le complesse interazioni metaboliche che avvengono all’interno dell’organismo. Nella frutta e verdura esistono infatti molte sostanze che lavorano sinergicamente tra loro per aumentare l’effetto antiossidante. Ad esempio la vitamina C, o acido ascorbico, è uno degli antiossidanti più conosciuti ed utilizzati. L’acido ascorbico è ampiamente contenuto negli agrumi, tuttavia mentre in un classico integratore da banco si trova solo acido ascorbico, negli agrumi sono anche presenti oltre 170 sostanze fitochimiche attive, tra cui 60 differenti flavonoidi, 40 limonoidi ed oltre 20 carotenoidi (6).
Ciò premesso, nessun integratore nutrizionale di vitamina C potrà mai sostituire il consumo di agrumi freschi. I flavonoidi contenuti nella frutta e nella verdura non solo hanno un effetto antiossidante ed anticoagulante, ma anche anti infiammatorio (7). Ad esempio, nell’ artrite reumatoide l’adozione di una dieta vegetariana ha dimostrato di essere efficace contro infiammazione e dolore (8).
Nello specifico del dolore, i radicali liberi causano il rilascio di acido arachidonico con la conseguente produzione di sostanze infiammatorie tra cui le prostaglandine E-2 ed il leucotriene B-4. I radicali liberi sensibilizzano i recettori del dolore, detti nocicettori, ed avviano il processo infiammatorio.
Gli antiossidanti sotto forma d’integratori, anche se non sostituiscono un’alimentazione sana, possono dare grandi benefici in stati di carenza nutrizionale o di maggiore fabbisogno fisiologico come nel caso delle patologie croniche, dell’invecchiamento e degli sport agonistici. La mancanza di vitamina E ad esempio, causa un’ ossidazione eccessiva delle membrane cellulari danneggiando i muscoli e riducendo la resistenza all’attività fisica (9).
In conclusione, tutti noi siamo costantemente esposti al danno causato dai radicali liberi generati dal nostro metabolismo e dal crescente inquinamento atmosferico. Associare ad una dieta sana un regime di sostanze antiossidanti, può quindi rappresentare un valido contributo alla lotta contro lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.
- Floyd R 1993, Basic free radical chemistry. In free radicals in aging, CRC Press, Boca Raton.
- Cotran, Kumar and Robbins 1989, Robbins’ pathologic basis of disease, 4th edn, Saunders, Philadelphia.
- Cutler R. Antioxidants and aging. Am J Clin Nutr. 1991;53:173-79.
- Van de Vijer LPL, Kardinaal AFM et al. Lipoprotein oxidation, antioxidants and cardiovascular risk: epidemiologic evidence. Post Leuk Essen Fat Acids. 1997;57:479-487.
- Graziano JM. Antioxidants in cardiovascular disease: randomized trials. Nutrition. 1996;12:583-588.
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- Kjeldsen-Kragh J et al. Controlled trial of fasting and one year vegetarian diet in rheumatoid arthritis. Lancet. 1991;338:899-902.
- Dekkers J et al.: The role of antioxidant vitamins and enzymes in the prevention of exercise-induced muscled damage. Sports Medicine. 1996;21:213-38.